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  • Immagine del redattoreDiego Nicola Dentico

Rimedi nahua per il cuore infranto


Durante la sua storia, la medicina nahua ha sviluppato vari rimedi erboristici per trattare mali distinti.

Uno dei mali presi in considerazione fu la "follia" o ciò che, modernamente, è concepito come infermità mentale. Molti dei metodi della Medicina Tradizionale avevano come obiettivo quello di curare pene fisiche e, curiosamente, emozionali.

Tra queste si distingue, forse perché è un male di cui ancora oggi tutti soffrono, il dolore per il cuore spezzato. I Nahua lo ritenevano stato di malessere paragonabile a un disturbo fisico, e lo trattavano utilizzando piante quali lo yolloxochitl (Talauma mexicana), il cacahuaxochitl (Quararibea funebris) e il neyoltzayanalizpatli.

Tutte queste erbe erano classificate come “medicina per il cuore rotto”.


Il cuore infranto, una condizione che invade anche il corpo fisico

I Nahua non associarono il dolore emotivo con il cuore in maniera arbitraria. È comprovato che, quando una persona soffre di “cuore infranto”, sperimenta un dolore reale nella zona del petto. Questo fenomeno si deve ai segnali catastrofici che il cervello invia sia al cuore che allo stomaco quando si soffre di una delusione amorosa, che provoca la chiusura delle vie respiratorie e realizza il celebre “nodo allo stomaco” , che accentua la sensazione di vuoto.

Neppure il coinvolgimento di questi tre organi in una condizione di tristezza come il cuore spezzato è frutto di decisione arbitraria. I Nahua chiamavano e continuano a chiamare il cervello, il cuore e il fegato “organi di pensiero”.


Nelle teorie mediche nahua, questi tre organi erano concepiti come luoghi in cui risiedevano i fluidi vitali o “entità animiche”. Per questo il cuore risultava una delle parti principali da trattare quando qualcuno era considerato infermo fisicamente o mentalmente.

I Nahua erano profondi conoscitori delle cause di malattia. Ad esempio, quando si riteneva che un membro della società soffrisse di disturbi mentali, si credeva che ciò fosse causato da un eccesso di flemma nel cuore, che causava l'infiammazione dell’organo nel petto.


Rimedi naturali per il cuore spezzato (secondo la medicina precolombiana)

Anche la depressione era causata da un eccesso di flemma per i medici indigeni. Per rimediare furono utilizzati yolloxochitl, cacahuaxochitl e neyoltzayanalizpatli, piante dal reale impatto sul corpo. Per Francisco Hernàndez[1], queste piante contenevano un'alta quantità di zuccheri e presumibilmente i Nahua erano convinti che il loro lattice appiccicoso avrebbe potuto “rincollare” le parti del cuore che si erano separate:

Yolloxochitl (Talauma mexicana)

A tutt’oggi, l'uso del yolloxochitl continua ad essere in vigore. Ma è più facile trovarlo sotto il nome comune di Flor de corazòn o magnolia.


Di recente è stata confermata l’utilità della magnolia nel trattare malattie cardiache e mal di testa.

Come utilizzarla per il dolore del cuore?

Per mitigare il dolore del cuore, la pianta viene utilizzata insieme a melissa, ruta, arancia, lime e limone. Tutti questi componenti sono lasciati macerare in acquavite, il liquido risultante viene spalmato sul corpo del paziente e una garza viene avvolta intorno alla testa. Oppure si prepara un macerato con la corteccia in un litro di alcol e un quarto di vino. Se ne assume un cucchiaio a stomaco vuoto finché la situazione non migliora.

Cacahuaxochitl (Rosa del cacao)


Conosciuto per essere uno degli ingredienti principali del cioccolato, il “fiore del cacao” è stato ampiamente utilizzato sia come medicinale che per profumare le bevande.

Oggi è conosciuto come Rosita del Cacao e le sue proprietà continuano ad essere sfruttate principalmente come elemento culinario.

Come utilizzarla per il dolore del cuore?

Si fa un’infusione con la corteccia dell'albero da cui proviene il fiore. Viene utilizzata per lesioni interne, in questo caso il dolore del cuore spezzato. Si credeva che la grande quantità di lattice della corteccia avesse la qualità agglutinante di “incollare” il cuore.

Neyoltzayanalizpatli


Conosciuta solo come erba della rottura del cuore, questa pianta fu descritta da Francisco Hernández, uno scienziato spagnolo dell'era della Nuova Spagna, come “un fiore che ha radici simili ai capelli e il cui fiore é arrotondato, bianco e porpora. Mancante di sapori e odori evidenti”.

Attualmente non c'è nessuna fotografia del vegetale, ma per la sua descrizione, l'immagine qui sopra è la più rappresentante.

Come utilizzarla per il dolore del cuore?

Il modo di somministrarlo a persone che soffrono di un cuore spezzato o di espanto consiste nel dissolvere le foglie macinate di questa pianta in acqua, che viene successivamente bevuta.


Oggi queste credenze possono sembrare stravaganti. Anche se in parte è così, molte delle nozioni intuite dai Nahua dell’antichità non sono sbagliate. La relazione che esiste tra il disagio prodotto da un cuore spezzato e l'organo cardiaco stesso ne è una prova, così come l'uso medicinale di ciascuna delle erbe menzionate.

Il loro effetto è stato dimostrato scientificamente e il loro uso, in segno di rispetto per la conoscenza dei Nahua, dovrebbe continuare a essere applicato.


Sull'autrice

Miranda Guerrero. Ha studiato Lettere Ispaniche presso la UAM – Iztapalapa. La sua carriera artistica include tanto la narrativa e la poesia quanto l’elaorazione di collage.

Fonte:

http://masdemx.com/2017/12/medicina-nahua-prehispanico-remedios-naturales-corazon-roto/

[1] Naturalista e medico del re di Spagna del XVI secolo.

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