Diego Nicola Dentico
H come Hierbabuena

Nome scientifico: Mentha citrata
Qualità: fredda
Erba a fusto eretto che raggiunge i 30 cm di altezza. Ha foglie aromatiche dal bordo frastagliato e fiori bianco e bianco-violacei.
È originaria dell’Europa e dell’Asia boreale ma si è adattata a quasi ogni tipo di clima purché non troppo freddo.
Dalla hierbabuena si estrae un infuso dal sapore limonoso che viene utilizzato sia come bibita che come curativo. È una degli ingredienti dell’agua florida.
Altri nomi popolari latinoamericani:
seequiá’núu (dai Chinanteco) o yerbabuena.
Altri nomi popolari europei:
menta, menta piperita (anche se non si tratta di menta piperita!)
Via interna:
Come tisana viene assunta per trattare tutti i disturbi del tratto digestivo, dal vomito, all’indigestione alla diarrea. In alcuni casi, soprattutto in Oaxaca viene impiegata contro l’amenorrea e la dismenorrea.
Trova utilizzo anche per combattere il mal di testa (soprattutto quello che ha origine nella cattiva digestione e abbassare la pressione arteriosa.
Via esterna:
I curanderos messicani utilizzano la hierbabuena per fare impacchi in caso di ferite, strappi muscolari e reumatismi.
Folk illness:
Agendo sull’apparato digestivo, la hierbabuena viene associata ai trattamenti dell’empacho (blocco).
Tuttavia l’empacho stesso, in base al punto di vista della tradizione di Curanderismo che prendiamo in esame, può assumere varie sfumature: esistono empachos provocati dall’ingestione di cibi troppo “caldi” o troppo “freddi” (in questo caso, la hierbabuena funziona solo sulla prima possibilità), empachos provocati dall’aire, che vanno quindi trattati con l’utilizzo sia della hierbabuena che della limpia. Vengono considerati casi di empachos secos (senza diarrea), che necessitano quindi di sobadas (manovre specifiche di massaggio) o empachos aguados sui quali invece la hierbabuena è sufficiente.
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