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  • Immagine del redattoreDiego Nicola Dentico

Pensieri sull'equinozio autunnale


Secondo me, il Dio L è una fonte arcaica del Maximon (per conoscere questo Dio, consultate il blog o leggete i miei libri!)
Hunajpù e Xbalamkej consultano il "Dio L" Francis Robicsek: The Maya Book of the Dead. The Ceramic Codex, University of Virginia Art Museum (1981)


Nello sciamanesimo Maya i gemelli eroi Hunajpù e Xbalamkej scendono agli inferi, affrontano i Signori della Morte e, arrendendosi ai loro poteri, riescono a risorgere. Ma non solo, risorgendo sconfiggono la signoria di Xibalbà (gli inferi), risuscitano il proprio padre Hunhunajpu, dio del grano e della coscienza solare, e si elevano in volo diventando i primi grandi antenati, la Luna e il Sole, genitori del Tempo.

È in quel momento che il Sacbè, il cammino bianco, viene tracciato. È in quel momento che nascono le generazioni di antenati che "amarraron los sentidos a la percepción perfecta de Tulan", "allinearono i propri sensi alla percezione perfetta di Tulan", pronti a guidare i discendenti nella terra originaria, la terra della chiarezza.

Ci riflettevo, in questo equinozio d'autunno: per vedere Tulan *bisogna* passare da Xibalbà. Per vedere la luce, si passa dal buio (ma bisogna cercarla, altrimenti ci si perde).


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