Cerimonie
La cerimonia è il momento in cui la collettività si raduna per incontrare il divino. Tradizionalmente sono gli ajq’ij (ministri del culto solare) o gli ajkun (guaritori popolari) a condurrle dopo un lungo apprendistato seguito a segni di vocazione.
Le cerimonie comunitarie che porto sono essenzialmente tre:
-
cerimonia del fuoco, che può essere eseguita sia in esterno che in interno;
-
cerimonia con il cacao;
-
cerimonia del Temazcalli, o capanna del sudore.
​
Le cerimonie, anche se hanno un aspetto esotico e magico sono tutt’altro che tali. Si tratta di momenti resi sacri dall’atteggiamento di reverenza e dalla ritualità in cui si praticano la contemplazione e la preghiera per coltivare presenza e connessione con lo Spirito.
1
Cerimonia del fuoco (Xuculem) - da 5 a 20 persone
La cerimonia del fuoco è il lascito degli antichi, uno degli strumenti privilegiati per far tacere la mente e lasciare che dal silenzio sgorghino conoscenza intuitiva e guarigione. In Guatemala è condotta solo dall’ajq’ij ed è un momento di meditazione e preghiera.
Durante la cerimonia, il fuoco consuma i doni che gli vengono dati. Il compito dell’ajq’ij è custodire lo spazio e aprire i sentieri dello Spirito permettendo il contatto tra la comunità e l’oltre. Ogni pesantezza della vita ordinaria, ogni energia stagnante viene trasmutata dalla luce del Gran Abuelo. Allo stesso tempo, il fuoco connette il Corazòn del Cielo con il Corazòn de la Tierra e ci consente di piantare un seme di luce e preghiera nella memoria di quell’intelligenza misteriosa che dà vita al Cosmo. Per questo motivo, la cerimonia in sé è solo l’inizio di un lavoro che si protrae nel tempo. I partecipanti potranno osservarne gli effetti sul lungo termine.
In caso di elementi climatici avversi la cerimonia del fuoco può essere svolta anche in interno.
2
Cerimonia con cacao - da 5 a 10 persone
Nel passato durante la cerimonia del fuoco governanti e sacerdoti consumavano la bevanda del cacao. La leggenda sulla nascita della pianta vuole che si tratti di un albero di Xibalbà (il mondo degli spiriti). Il cacao è collegato simbolicamente alla morte e alla rinascita, al sangue e al cuore. È uno spirito in grado di avvicinare all’apertura del cuore. Attraverso la percezione del corpo e della sua mortalità, spinge la coscienza a identificarsi con l’anima immortale e a trasmutare le emozioni pesanti. Le forme antiche di cerimonia con il cacao si sono perse e le versioni moderne sono rielaborazioni.
Per rimanere il più possibile fedele alla tradizione le mie cerimonie sono xuculem da interno durante le quali si lavora con la platica (il dialogo da cuore a cuore) e con la limpia (il riequilibrio energetico), talvolta anche con la medicina del tabacco.
3
Sauna cerimoniale, Temazcalli (da 5 a 20 persone)
All’interno della medicina tradizionale maya trova un luogo d’onore la “capanna del sudore”, una sauna cerimoniale in cui si entra per morire e rinascere simbolicamente, attraversando i quattro strati della creazione e i regni dei quattro elementi, che corrispondono all’insieme olistico dell’essere umano: Terra: corpo materiale; Acqua: emozioni; Aria: pensieri; Fuoco: spirito.
Nel Temazcalli prendono corpo le preghiere e avviene una limpia (riequilibrio energetico) tramite l’uso delle erbe officinali.
I Maya chiamano questa cerimonia Tuuj (Casa del Vapore), ma considerato il contesto europeo io la pratico all’interno di una sauna finlandese, allacciando così le terre del “vecchio” e del “nuovo” mondo, in un’alleanza tra popoli e sangue diversi, che si riconoscono un nel battito di un singolo cuore.
