Segnature
La medicina popolare tradizionale, in Italia e in Europa si è quasi persa.
In alcune zone si è conservata come folklore, ma le sue pratiche sono sempre molto private. Esistono nonne e nonni che l’hanno conservata, ma la praticano in segreto.
Anche se esistono forme popolari di cura erboristica o di “aggiustamento ossa”, la tradizione più interessante è quella che viene chiamata “segnatura”, ovvero specifiche orazioni che hanno lo scopo di curare specifiche malattie. Ogni guaritrice o guaritore di campagna ha le proprie e si occupa solo di una o una ristretta cerchia di malattie. Alcune sono molto antiche e nel passato invocavano il nome degli dèi dei pagani, poi sono stati cambiati i nomi con i santi e gli enti del cristianesimo.
Quando iniziai il mio apprendistato come curandero, le mie insegnanti mi avvertirono che era molto importante che recuperassi anche le tradizioni della mia terra. Così ho fatto e nel corso degli anni ho avuto il benedizione di raccogliere parecchie segnature, tra cui:
-
Spavento;
-
Emorragie;
-
Mal di stomaco;
-
Fuoco di Sant’Antonio;
-
Dermatite;
-
Dolori reumatici.
Si tratta di tradizioni che non hanno nessun tipo di riconoscimento scientifico (in ogni caso consiglio la lettura del libro di Rupert Sheldrake Trascendenza quotidiana, ed Spazio Interiore – capitolo sulla preghiera). Le condivido volentieri come servizio alla comunità. Se avete bisogno che vi venga segnato uno dei disturbi sopraelencati, mandatemi una mail con la richiesta, nome e data di nascita. In remoto eseguirò la segnatura.
Le segnature sono gratuite, ma è possibile offrire un dono. Se vorrete potrete offrirlo direttamente a me, altrimenti vi indicherò alcune associazioni a cui potrete fare un versamento a vostro piacimento.
Le segnature non sono sedute: non ci sentiremo per telefono, non avremo contatti di alcun tipo, se non quello via mail. In caso la desideriate, piuttosto, prendiamo un appuntamento per una seduta di naturopatia o curanderismo.
No, non le insegno. Per favore non scrivetemi per questa ragione, grazie.